sabato 12 giugno 2010

Qualche pensiero...Sarebbe troppo presuntuoso chiamarli aforismi...

I sogni sono come i libri: in essi puoi riversare frustrazioni ed affrontare le tue paure con la sola forza dell'immaginazione...

Scrivo per poter toccare il mio pensiero con le dita.

Nella vita tutto ha una fine, la forza per accettarla è un atto di coraggio assoluto.

E poi ci sono quelle melodie che s'attaccano alle pareti della tua cassa toracica e ti strizzano forte i polmoni, lasciandoti senza respiro.

Je veux juste une dernière danse

venerdì 11 giugno 2010

Ad uno stronzo qualunque...



Se la morte

fosse un vivere quieto,
un bel lasciarsi andare,
un'acqua purissima e delicata
o deliberazione di un ventre,
io mi sarei già uccisa.
Ma poichè la morte è muraglia,
dolore, ostinazione violenta,
io magicamente resisto.
Che tu mi copra di insulti,
di pedate, di baci, di abbandoni,
che tu mi lasci e poi ritorni
senza un perchè
o senza variare di senso
nel largo delle mie ginocchia,
a me non importa

perchè tu mi fai vivere,

perchè mi ripari da quel gorgo
di inaudita dolcezza,
da quel miele tumefatto

e impreciso
che è la morte di ogni poeta


Alda Merini

Questa volta scrivere potrebbe portare a catastrofi disumane. La piaga nera, sempre più profonda, che hai inferto mi sta portando in punta di piedi alla pazzia.
E cerco di tenere lo stomaco saldo, di non pensare a quanto insignificante mi appaia ora il nostro rapporto.
E' una rassegnazione forzata. Io volevo combattere, ma tu hai battuto in ritirata, hai mollato senza tirare bandiera bianca. Mi hai abbandonata senza un addio.
E questa soffocante indifferenza, sopportabile solo dall'alienazione che porta lo studio.
La morte, con te, è giunta più volte. Ma forse, questa volta, a morire sei tu.
Scompari dal sostrato della mia psiche, perdi di dimensione. E' bastato lo spillone della tua mancanza di rispetto a bucare e sgonfiare quel fantoccio di plastica che eri tu.
E' finita davvero e me ne vanto.Anche se so che giungeranno nuove crisi per la tua mancanza, so anche che adesso la forza per superarle nasce dall'odio ed è nutrita dal disgustoso amaro che mi hai lasciato in bocca.
Questa volta ho le armi per combattere il tuo demone e , guarda un pò, sei stato tu a darmele.

A mai più
Marì