mercoledì 24 ottobre 2012

Il mondo va veloce, ma io sto indietro.

Non so perché ma più vado avanti e più ho la voglia di tornare indietro. Ma non è quel tornare indietro riferito ad un tempo passato della mia vita, bensì un ritorno ad un tempo più lento, il tempo in cui si aveva un solo giornale al giorno, in cui i libri si leggevano inegralmente, e non si viveva di frasi frammentarie quà e là prese da internet. 
Quel tempo in cui si doveva usare la macchina da scrivere per comporre un testo, e reinserire il foglio tutte le volte che si compiva un refuso. 
Mi piacerebbe vivere nella dimensione in cui il tempo ha il suo giusto peso, e non si è schacciati dalla velocizzazione delle tecnologie, e dal bisogno di informazione incalzante, opprimente, così veloce che non si riesce più a cogliere la realtà come un insieme, ma come dei frammenti che non hanno un vero significato se accostati.
Vorrei tornare a quel tempo in cui non c'era facebook a dirmi come stavano i miei amici, ma li avrei chiamati e incontrati io per saperlo.
Credo che in questa società, io non sarò a primeggiare, starò indietro a osservatrice, farò le cose con i miei tempi, rileggerò i classici sepolti dalla polvere, e costruirò la conoscenza e la mia visione del mondo in maniera lineare ed ordinata. Sarò non al passo coi tempi, ma questi tempi, ad essere sincerca, non sono quelli in cui avrei voluto nascere io.
M.C.