sabato 27 agosto 2016

Fallin'





Il problema non è tanto toccare il fondo, ma lo schianto. Se fosse una discesa lenta, uno avrebbe il tempo di abituarsi alla situazione, osservare le pareti del precipizio mentre, piano piano, ti adagi sul fondo. E invece no, ti ritrovi schiantata, a pezzi, senza fiato a osservare il cielo, a chiederti: "ma come cazzo ci sono finita qui?" Avevi promesso di rimanere aggrappata, non dico in cima, ma almeno a metà, di non farti distrarre di nuovo dalle sue parole, sguardi, voce, ricordi. Poi ti volti e un momento dopo sei disintegrata al suolo. E non è un dolore da disperarsi e piangere e urlare. È un dolore stupefatto, che immobilizza. Non gridi, non piangi, non ti disperi. Sei inquieta e osservi il mondo, immobile, per paura di rompere le uniche ossa rimaste intatte, hai paura di respirare, di guardare o parlare, perché non sai quale scheggia muoverai, e quanto male farà. Non aspetti nemmeno che una folata del suo vento ti riporti in cima, e se arriva ti aggrapperai al fondo, perché su quella cima hai deciso di arrivarci da sola. Il silenzio. Una cosa hai imparato: a stare in silenzio e non stimolare più nessuna di quelle cose che ti hanno buttata così in fondo.

Se potesse questo buio cancellare l'universo forse ti potrei guardare e non sentirmi così perso



Occhi da orientale che raccontano emozioni

sguardo limpido di aprile di dolcissime illusioni

tutto scritto su di un viso che non riesce ad imparare

come chiudere fra i denti almeno il suo dolore

Più di cinquecento notti già mi sono innamorato

di una bocca appena aperta di un respiro senza fiato

se potesse questo buio cancellare l'universo

forse ti potrei guardare e non sentirmi così perso



ma tu dormi ancora un po' non svegliarti ancora no

ho paura di sfiorarti e rovinare tutto

no, tu dormi ancora un po' ancora non so

guardarti anch'io nel modo giusto

nei tuoi occhi disarmanti



sono occhi di ambra lucida tra palpebre di viole

sguardo limpido d'aprile come quando esce il sole

ed io sarò la nuvola che ti terrà nascosta

perché gli altri non si accorgano di averti persa



ma tu dormi ancora un po' non svegliarti ancora no

ho paura di sfiorarti e rovinare tutto

no, tu dormi ancora un po' ancora non so

guardarti anch'io nel modo giusto



nei tuoi occhi innocenti disarmanti devastanti

quei tuoi occhi che ho davanti

tienili chiusi ancora pochi istanti



occhi da orientale che raccontano emozioni

ed io cos'altro posso fare io posso scrivere canzoni

i tuoi occhi...



se potesse questa musica annullare l'universo

forse ti potrei guardare e non sentirmi perso

nei tuoi occhi...

disperso...

nei tuoi occhi...