mercoledì 18 giugno 2025

Lasciami

C'è un qualcosa di viscerale e selvaggio tra te me, che non mi lascia in pace.

C'è poi la leggerezza estrema e il divertimento.

C'è questa sensazione di essere la stessa persona di sesso opposto. E questa telepatia per cui io so sempre cosa stai per dire e viceversa. C'è questa cosa che tu leggi la mia energia e rispondi di conseguenza, in modo del tutto normale, naturale. 

Non mi lascia in pace, non riesco a cancellarti o evitarti, o dimenticarti o a sfuggirti. 

Il tuo sguardo mi inchioda a terra e riporta indietro, per quanti kilometri di lontananza possa aver percorso. 


giovedì 12 giugno 2025

L'analisi dell'amor puro

Ogni volta mi autoflagello. Cerco di analizzarmi come se fossi un vetrino al microscopio, per trovare la falla. Per trovare il corpo estraneo: ecco, vedi, lo avevamo detto che anche questa volta ti eri innamorata per via del tuo passato.

Sempre a fare psicologia più o meno spiccia su di me.

Eppure no. Ho le prove. Ti ho amato prima ancora che mi ricordassi il mio passato. Ti ho amato quando non sapevo nemmeno chi fossi, nel dettaglio. Ricordo che ti ho visto e ho pensato. Oddio. Qua ci si fa male. Così senza un motivo.

Anche senza conoscerti, ogni volta che ti vedevo entravo in una connessione sovrannaturale, ti sognavo, andavo in loop, pensavo a te in modo incontrollato.

Senza un motivo, non avevi risvegliato nessun passato allora. E quindi come me lo spiegate, psicologini della domenica?!

Persino la mia stessa psicologa voleva ridurti ad un eco scontato. Ma non è così.

Sono stufa di sti paragoni che non reggono. Certo poi ti ho conosciuto sempre di più, e sempre di più vedevo assonanza con il passato, è chiaro. Ma nei fatti, non mi hai mai ferita come mi hanno ferita loro. Non hai mai inserito le tue dita nella carne straziata. Non mi hai mai usata.

Non hai mai violato il rispetto, non  hai mai fatto male con la volontà di farlo, né approfittato della mia debolezza per farti forte. 

Non sei quella roba lì. Ti descrivono in modi completamente erronei, basati su generalizzazioni, luoghi comuni e sul tuo silenzio che mai contraddice o si interessa. Nessuno ti ha mai visto. Io credo di averti visto molto chiaramente. Sebbene il tuo silenzio colpisca anche le mie descrizioni.

Questo tuo non vederti ma essere ossessionati da te è ciò che più mi confonde, perché nel tuo silenzio devo stare ferma nei miei ricordi per non essere trascinata in quelle spirali.

Eppure se sto ferma e chiudo gli occhi ti vedo.

Vedo un uomo gentile. Vedo tutt'altro. Non vedo freddezza, o leggerezza o irresponsabilità. Vedo un cuore enorme, che si gira di lato per non soccombere. Un cuore che evita il male, ma non fa mosse per ferire.  

Sento un amore immenso che non sa come uscire. 

E sento anche, si, una volontà di non espressione, che non è incapacità, anzi. È solo scelta deliberata. 

Non posso raggiungerti se non vuoi essere raggiunto, e non voglio nemmeno farlo. 

Sono solo stanca di essere sempre psicanalizzata e che quando dico che niente è stato come te mi si riduca a bimbetta traumatizzata o a una delle tante vittime di un fascino misterioso. 

Posso amare e basta, senza che mi si dia una sentenza? 

martedì 10 giugno 2025

Sibilings

Artista costretta alle gabbie logiche, autoimposte per amore.

Alla fine amatissima comunque, anche illogica. Anche rotta, anche imperfetta. Quindi, ha senso andare così in profondità?

Se nessuno sta a discutere di questa profondità.

Cosa stai cercando? Forse puoi fermarti per un attimo. Fermati, per favore. Stai ferma. Forse non era necessaria tutta questa pressione. Forse alla fine non era così necessaria.

Alla fine affannati. Alla fine soli. Alla fine parliamo solo tra noi, nessuno può capire questo tormento, solo tra noi lo capiamo. Forse nessuno può vederci come ci vediamo.

Horror vacui. Quadri astratti. Volersi bene e vedersi cosi chiaramente che nemmeno allo specchio. Vedere così chiaramente il tormento di chi guarda e non riesce a farsi capire. Solo tra noi, fratelli, ci capiamo. È un sollievo, dal dolore sordo della solutidine che ci avvolge e ci soffoca. Di solito non lo ascoltiamo, stiamo zitti e assecodniamo chi ci parla. Li vediamo, e li vediamo che non arrivano. Non arrivano non riescono. È un muro che non scavalacano che non scavano, non è possibile. Ci capiamo solo tra noi. Va bene così, va bene anche se fa male. E vederlo così nitidamente è terrificante.