giovedì 7 agosto 2025

Un mare immenso

E poi, d'un tratto, ho sentito che non ero più innamorata di te.

Ma non nel senso che mi sei indifferente, nel senso che nom sento più che mi scomponi.
In passato, avevi acceso in me ogni emozione umana contemplabile. Dall'ossessione, all'amore romantico, all'odio, la rabbia, la paura, la tristezza, la felicità, l'estasi. Tutto quanto.
E poi, attraversando il lutto di quello che poteva essere, ho lasciato andare tutto.
Hai stravolto talmente tanti piani della mia esistenza che, alla fine, sento che niente può più scompormi.
Non so se sia zen o pace apparente. Ma la sento vera, in ogni fibra del mio essere.
Sento che non mi aspetto nulla, che non ho bisogno di te, che mi fa piacere la nostra connessione, ma non smuove più i mari e i monti. Mi lascia tranquilla, serena. Una serenità incrollabile, invincibile.
Mi aspettavo pianti disperati con un tuo contatto, invece nulla. La pace.
È come se d'un tratto, vedessi tutto chiaramente. Sei dentro e non fuori. Lo sei sempre stato. Sei anche fuori, ma il fuori era la parte perturbante.
È come se adesso fossi espansa come un mare, che tutto accoglie, imperturbabile.
Il tuo pensiero aleggia, perché sei qui, ma non mi trascina, non mi distrae. Probabilmente la prova successiva sarà sentirmi così anche in tua presenza. Insomma, lo vedremo.
È come se mi fossi risvegliata da un incubo. E dicessi e be'? Ma che era quel dramma. Tutto è perfetto cosi, perché volere altro? Sto così bene. Si certo è bello avere un compagno di vita, ma pure se non l'ho, ho una grande pace. Una grande serenità.

sabato 2 agosto 2025

Veleno

Entri sotto la pelle come un veleno. Mi basta rivedere quegli occhi che il principio si riattiva e riemergono i sintomi. La malinconia, la mancanza, il craving(?!).

Sei la mia parte oscura. Il maschile distorto dentro di me.

Non riesco mai a inquadrarti davvero, fai giochi di specchi, ombre, fumo. Non dici mai la verità. Rimani sempre in equilibrio sulle tue frasi ambigue, le sparizioni a effetto e i ritorni in punta di piedi.

Vorrei soffocarti dentro di me, vorrei sedarti e farti scomparire. So che sono in grado di farlo. Ci va solo tempo. Il tempo e la elaborazione mi libera da tutto e da tutti. Non c'è nessun veleno che mi abbia mai sconfitta, non sarai tu a farlo. 

Però quanto fai male. Spaventoso. 


mercoledì 9 luglio 2025

Mi manchi nelle braccia

Nelle braccia ho accumulato il dolore dela tua perdita, che è un ricordo di mille vuoti e allontamenti antichi, non solo i tuoi.

Sto studiando medicina cinese e ho trovato questi due punti, e ogni volta che li tratto mi fanno partire la mancanza di te.

Evidentemente sono masochista dato che continuo a volerli scaricare.

Però ogni volta che li tratto mi rendo conto di QUANTO mi manchi. È come se fosse una mancanza totale, esagerata, desolata. 

Razionalmente so tutto, ma il mio corpo e le mie emozioni ti cercano ancora. Continuano a sentire la tua mancanza. Anche se mi fai del male, anche se non mi vuoi, anche se non vai bene per me. 

Non ti cerco, non ti scrivo. Ma ti penso, ti tengo dentro. 

Sei una presenza che mi accompagna anche se sto cercando di abbandonarti per ritrovarmi.

Sto cercando di lasciare andare tutto. Non è facile, ma credo sia possibile, tutto cambia sempre. 

Non amo spesso, ma se amo, lo faccio totalmente con tutti gli strati, i muscoli, le cellule, i pensieri, il sangue. 

Poi se smetto di amare rimani come un'eco dentro di me, un'eco che non stordisce più. 

Vediamo quanto ci metti a farti vento. 

Con il cuore un po' spaccato, 

Mari


mercoledì 18 giugno 2025

Lasciami

C'è un qualcosa di viscerale e selvaggio tra te me, che non mi lascia in pace.

C'è poi la leggerezza estrema e il divertimento.

C'è questa sensazione di essere la stessa persona di sesso opposto. E questa telepatia per cui io so sempre cosa stai per dire e viceversa. C'è questa cosa che tu leggi la mia energia e rispondi di conseguenza, in modo del tutto normale, naturale. 

Non mi lascia in pace, non riesco a cancellarti o evitarti, o dimenticarti o a sfuggirti. 

Il tuo sguardo mi inchioda a terra e riporta indietro, per quanti kilometri di lontananza possa aver percorso. 


giovedì 12 giugno 2025

La critica dell'amor puro

Ogni volta mi autoflagello. Cerco di analizzarmi come se fossi un vetrino al microscopio, per trovare la falla. Per trovare il corpo estraneo: ecco, vedi, lo avevamo detto che anche questa volta ti eri innamorata per via del tuo passato.

Sempre a fare psicologia più o meno spiccia su di me.

Eppure no. Ho le prove. Ti ho amato prima ancora che mi ricordassi il mio passato. Ti ho amato quando non sapevo nemmeno chi fossi, nel dettaglio. Ricordo che ti ho visto e ho pensato. Oddio. Qua ci si fa male. Così senza un motivo.

Anche senza conoscerti, ogni volta che ti vedevo entravo in una connessione sovrannaturale, ti sognavo, andavo in loop, pensavo a te in modo incontrollato.

Senza un motivo, non avevi risvegliato nessun passato allora. E quindi come me lo spiegate, psicologini della domenica?!

Persino la mia stessa psicologa voleva ridurti ad un eco scontato. Ma non è così.

Sono stufa di sti paragoni che non reggono. Certo poi ti ho conosciuto sempre di più, e sempre di più vedevo assonanza con il passato, è chiaro. Ma nei fatti, non mi hai mai ferita come mi hanno ferita loro. Non hai mai inserito le tue dita nella carne straziata. Non mi hai mai usata.

Non hai mai violato il rispetto, non  hai mai fatto male con la volontà di farlo, né approfittato della mia debolezza per farti forte. 

Non sei quella roba lì. Ti descrivono in modi completamente erronei, basati su generalizzazioni, luoghi comuni e sul tuo silenzio che mai contraddice o si interessa. Nessuno ti ha mai visto. Io credo di averti visto molto chiaramente. Sebbene il tuo silenzio colpisca anche le mie descrizioni.

Questo tuo non vederti ma essere ossessionati da te è ciò che più mi confonde, perché nel tuo silenzio devo stare ferma nei miei ricordi per non essere trascinata in quelle spirali.

Eppure se sto ferma e chiudo gli occhi ti vedo.

Vedo un uomo gentile. Vedo tutt'altro. Non vedo freddezza, o leggerezza o irresponsabilità. Vedo un cuore enorme, che si gira di lato per non soccombere. Un cuore che evita il male, ma non fa mosse per ferire.  

Sento un amore immenso che non sa come uscire. 

E sento anche, si, una volontà di non espressione, che non è incapacità, anzi. È solo scelta deliberata. 

Non posso raggiungerti se non vuoi essere raggiunto, e non voglio nemmeno farlo. 

Sono solo stanca di essere sempre psicanalizzata e che quando dico che niente è stato come te mi si riduca a bimbetta traumatizzata o a una delle tante vittime di un fascino misterioso. 

Posso amare e basta, senza che mi si dia una sentenza? 

martedì 10 giugno 2025

Sibilings

Artista costretta alle gabbie logiche, autoimposte per amore.

Alla fine amatissima comunque, anche illogica. Anche rotta, anche imperfetta. Quindi, ha senso andare così in profondità?

Se nessuno sta a discutere di questa profondità.

Cosa stai cercando? Forse puoi fermarti per un attimo. Fermati, per favore. Stai ferma. Forse non era necessaria tutta questa pressione. Forse alla fine non era così necessaria.

Alla fine affannati. Alla fine soli. Alla fine parliamo solo tra noi, nessuno può capire questo tormento, solo tra noi lo capiamo. Forse nessuno può vederci come ci vediamo.

Horror vacui. Quadri astratti. Volersi bene e vedersi cosi chiaramente che nemmeno allo specchio. Vedere così chiaramente il tormento di chi guarda e non riesce a farsi capire. Solo tra noi, fratelli, ci capiamo. È un sollievo, dal dolore sordo della solutidine che ci avvolge e ci soffoca. Di solito non lo ascoltiamo, stiamo zitti e assecodniamo chi ci parla. Li vediamo, e li vediamo che non arrivano. Non arrivano non riescono. È un muro che non scavalacano che non scavano, non è possibile. Ci capiamo solo tra noi. Va bene così, va bene anche se fa male. E vederlo così nitidamente è terrificante.

giovedì 20 marzo 2025

Io mi vedo in te

Io in te mi riconosco. Vedo le parti fondamentali di me in te. Vedo il rispetto, la libertà, la dolcezza e la responsabilità. Vedo il mio cuore nel tuo.

Certo si può dire che con altre persone possa avere interessi comuni e umorismo simile. Ma non rivedo così tanto di me in nessuno. Nessuno mi scruta dentro come fai tu, o capisce istantaneamente cosa voglio dire, perché voleva dire la stessa cosa.

Nessuno mi sente come mi senti tu e nessuno io sento come sento te.

Sei sfuggente e indecifrabile e io non mostro il fianco nemmeno con una pistola puntata. Sei magnetico e giullare. E io sono la trottola della festa e il punto di magnetismo focale.

Siamo come due specchi. Due parti della stessa cosa. Due espressioni leggermente diverse di uno stesso stato.

Ti forse sei più lunatico e altalenante di me. E forse più taciturno, almeno all'apparenza. Ma ero lì anche io tempo fa. Ci sono stata. Ti vedo.

Non incontrerò più nessuno che mi ricordi me stessa come lo fai tu. Questo è certo. Non potrò mai affidare la mia vita come faccio con te con nessuno. E questo mi sta bene, non possono mica esserci così tante persone simili. Siamo unici si sa.

Spero tu stia bene e che sia felice. E che il mio amore ti sostenga perché sarà sempre intorno e dentro di te.