lunedì 23 dicembre 2019

Last Christmas I gave you my heart..

Ciao amici lettori! Rieccomi qui dopo mesi di silenzio...Come al solito sparisco per un po', ma poi torno sempre a casa ;)
Comunque riflettevo sul fatto che il Natale non sia più così pesante per me, anzi... Lo vivo con leggerezza, da spettatrice silenziosa. Incarto pacchetti di Natale con in sottofondo 'Last Christmas' degli Wham. Una cosa per me impensabile fino solo all'anno scorso o a un paio di anni fa. Per me il Natale è sempre stato uno stato d'animo intollerabile, non un periodo ma proprio uno stato d'animo, estremamente pesante e ricco di riflessioni sulla mia vita e sulle mie mancanze, in generale: 'oddio non ho abbastanza amici, oddio nessuno mi ama, ma perché tutti hanno una famiglia normale tranne me... Etc etc'. Pensieri pesanti che mi buttavano in un malumore che Grinch, spostati. 
Poi accade che mi ritrovo il 23 dicembre a impacchettare regali con insolita leggerezza e allegria. Qualcosa è cambiato, non ho un numero maggiore di amici, anzi, non ho l'amore (stendiamo un pietoso velo) la mia famiglia è sempre splendida e strana così com'è. Eppure io sono diversa, sono leggera, il Natale non mi triggera più, perché in qualche modo ho trasformato la lamentela in gratitudine, ho depotenziato il Natale, l'ho reso innocuo e neutro, esattamente per quello che è: un'occasione per riunirsi, mangiare fino a scoppiare, giocare a tombola con le bucce dei mandarini, il pandoro con la crema pasticcera, i regali, il brindisi di mezzanotte e poi tutti a casa a soppesare il bottino della serata. 
Questa trasformazione mi dice molto sui passi che sto facendo nella mia crescita personale, sono passi che sembrano invisibili agli altri, ma per me sono enormi. Acquisire la consapevolezza di stare bene e in pace così come sono, da sola o con altre persone, saper apprezzare il momento presente per quello che è senza troppe ansie o pesi insostenibili. Sapere che ogni scelta e ogni percorso intrapreso era perfetta per portarmi alla destinazione, che ancora non so quale sia, ma incomincia sempre di più ad aderirmi sulla pelle. Soprattutto sto imparando la calma, e la posatezza. La calma nel senso ampio del non dover per forza fare, dire o pensare qualcosa, ma avere la possibilità di semplicemente 'essere'. A questa consapevolezza ci sono arrivata in vari modi, primo fra tutti la meditazione basata sulla consapevolezza, insieme alla lettura di libri dei maestri illuminati... Ci sono arrivata dando ascolto alla mia parte più profonda,la mia anima, e dando piena fiducia a questa fonte di infinita forza e saggezza...

Che bel Natale e che bel 2020 si prospetta!
Xox Mari

martedì 5 marzo 2019

Ethernal Sunshine of the Spotless Mind



A volte vorrei essere nella realtà del film 'Se mi lasci ti cancello', per rimuovere quel momento in cui ho capito cosa sei per me.
Cancellare i momenti, tornare indietro. Che poi forse le cose sarebbero successe ugualmente, per via dell'attrazione indomabile.
Il problema non è che non posso stare con altre persone, il problema è che nessuno sarà mai te. Che senso avrebbe, vivere qualcosa che sarebbe solo una pallida imitazione?
Mi sento senza via d'uscita. Non ho difese né rimedi a te.
Dovrei aspettare all'infinito? E come ci arrivo a quel momento, se ogni giorno la lotta è sempre più dura?
Per la prima volta non so come affrontare una situazione. Non posso fuggire, dell'indifferenza neanche a parlarne, chiodo schiaccia chiodo? Ma fatemi il favore. Ovviamente mi dai da scrivere, il ché è sempre un bene. Ti avrò scritto oltre 30 lettere, più altre pagine di diario.
La testimonianza di una storia che ha dell'incredibile per me. Mai ho creduto all'esistenza dell'anima gemella, eppure eppure... Ovviamente l'anima gemella della vostra cara scrittrice è inaccessibile, come avrebbe potuto essere altrimenti?
Dolce ferita, mi tagli il cuore, poi richiudi la ferita con uno sguardo. Lo sguardo d'amore, orgoglio e possesso che mi fa sentire intera. Quello sguardo che quando non è nel mio orizzonte mi fa sentire mancante di un pezzo. Mi manchi come se fossi una mia gamba, un braccio. Si può vivere senza un pezzo di sé? Forse si, forse sì.
'L'infinita letizia della mente candida'
Marì

venerdì 15 febbraio 2019

E Statte zitta!


E statte zitta


che ne sai tu de quello che sento

c'ho na fitta ma nun me lamento, nun me lamento

Amore un corno

i panni s'asciugano soli

e sto freddo non viene da fori

io ce l'ho dentro

 

Me ne andrò su una barca de fiori

Me ne andrò però nun me lamento

 

Solo me chiedo perché

sto così bene co te

Io che non ho paura

nella notte scura

A fa risse, guerre, scommesse

mille schifezze

Tremo tremo forte fra le tue carezze

Tremo tremo forte fra le tue carezze


 


E statte zitta

che ne sai tu de quello che ho visto

Eri bella in un altro posto

e non insisto

Amore in fondo

la vita mia è una bottiglia che se scola

e non me serve fra le lenzuola

chi me consola

 

Me ne andrò su una barca che vola

Me ne andrò ma non resterai sola

 

Solo me chiedo perché

sto così bene co te

Io che non ho paura

nella notte scura

A fa risse, guerre, scommesse

mille schifezze

Tremo tremo forte fra le tue carezze

Tremo tremo forte fra le tue carezze

 

Me ne andrò su una barca d'argento

Me ne andrò su una barca che vola

Me ne andrò ma non resterai sola


sabato 9 febbraio 2019

Occhi

Ho capito che gli occhi sono più importanti del cuore. Ho capito che l'irrazionalità, condita di cause karmike e tendenze fondamentali, annebbia lo sguardo e fa vedere immagini inesistenti.
Quando apro gli occhi, il mio cuore smette di parlare e di ricreare queste immagini evanescenti.
Devo dire grazie alla mia pratica buddista. Senza gli occhi del Budda starei ancora annegando nel mio mare di sofferenza e illusioni.
Finalmente vedo la luce. Finalmente mi sento libera e forte. Sento il diamante splendere, mentre lascio andare quelle immagini. Così leggera e in pace.
Se volete avere una visione chiara della vita, l'unica strategia a cui potete affidarvi è quella del sutra del loto. E se lo dice Nichiren (non io) potete star certi che starete bene e a vostro agio.

Marì

giovedì 17 gennaio 2019

Solitudine

Mi piace assaporare la mia solitudine e la profonda malinconia che mi accompagna sempre, come il fumo della sigaretta...
Tic, tic, toc, tic il rumore dei miei passi sul pavè, passi decisi e sicuri.
Mi piace assaporare questi momenti con me stessa, perché sono nuda, nessun sorriso di (vera, falsa? Non saprei) allegria sul volto. Sono io con i miei pensieri. Tu non ci sei, gigante che occupi stanze. Gigante buono e luminoso. Se ci sei mi sento più integra. Quando non ci sei riappare Malinconia, la mia grande amica e compagna.
Questo è il periodo dei grandi cambiamenti, il periodo della mia rivoluzione. Ma non sono preoccupata. Sono come l'oceano che, nonostante le correnti interne, manifesta sempre la solita calma piatta.
Non so dove voglio andare a parare con questo post. Mi torna in mente la poesia che scrissi a 18 anni, oggi come allora ho la tempesta dentro e nonostante questo, ho una grande forza che fa calmare la mia superficie.
Pensavo l'altro giorno alla verità. Il mio baluardo è la verità, in tutti gli aspetti della mia vita. Il mio grande obiettivo è manifestarla in ogni circostanza, sarò in grado di farlo? Certo che lo farò, è un lungo percorso, e sono molto felice di averlo iniziato.

Vi abbraccio
Marì

martedì 8 gennaio 2019

Con leggerezza, bimba


Con leggerezza, bimba.
Perché appesantisci tutto? Sono una persona con due facce: una leggera, veloce, agile e l'altra con un nocciolo denso, appesantito, oscuro. Vivo costantemente in oscillazione tra l'una e l'altra, tanto che le persone accanto a me fanno fatica a capire il perché di certi cambiamenti repentini di umore.

La cosa positiva è la mia estrema determinazione: è difficile imbrigliarmi, e tanto meno assoggettarmi a qualcosa che non desidero. ho degli obiettivi chiari, in testa, ma ogni tanto mi perdo, avulsa nei miei dubbi e nelle perplessità, nella paura di soffrire o di fallire.

Penso che sia un qualcosa di comune a molti, ma a me sorprende sempre notare questa dualità di carattere. Forse perché vorrei essere un diamante: forte e privo di ombre, ma invece mi riscopro con un lato oscuro che solo con difficoltà riesco ad illuminare.

Finalmente sono libera di librarmi, eppure qualcosa è avvinghiato alle mie caviglie: un dubbio, una speranza che non oso nemmeno formulare. Una speranza che è in realtà molto vivida nella mia mente, ma che non può prendere forma nella vita reale.

Come si dice spesso "la realtà è molto più bella nella mia immaginazione", e lo è. Così vivida, illuminata, calda. E quindi passo il tempo a scrivere lettere, per ricordarmi di questi momenti, per darmi una base da cui partire, per ricordarmi che cosa desidero e a che cosa non posso rinunciare.


Non ci starete capendo niente, vero?
Mi dispiace, ma non mi è possibile essere più chiara di così.

Spero di poter scrivere qualcosa di più sensato, la prossima volta.
Un abbraccio,

Marì


martedì 1 gennaio 2019

Un bellissimo scorcio


Finalmente ho messo insieme i pezzi e ho visto il puzzle della mia vita nel suo insieme. 
Cose, luoghi, incontri e persone: erano tutti sparsi, immersi nella mia vita e io ci sguazzavo in cerca di un ordine, ma non riuscivo a vederlo perché io stessa ero un pezzo di quel puzzle.
Mi chiedono spesso perché io sia buddista, questa è la ragione: il buddismo mi dà sempre una corda a cui aggrapparmi per tirarmi su e dall'alto osservare la mia vita da una prospettiva diversa. Attenzione, io non esco mai da me stessa: sono sempre i miei occhi che riescono, però, a vedere le cose da un punto di vista inedito, illuminato.

Mi tiro su dalle situazioni e riesco finalmente a coglierle nel loro insieme. Ho visto il fardello pesantissimo che mi stavo trascinando da anni, un fardello che trasportavo con estrema serietà e dedizione, come se fosse un qualcosa di inevitabile: l'assoluta legge Kantiana. 

L'ho visto in modo molto chiaro: era fatto di relazioni pericolose, malate, di narcisisti perversi, dolore profondo e una buona dose di senso di colpa. Praticando il buddismo mi sono resa conto che questo è il karma che mi appartiene dall'infinito passato. Un karma che però, adesso, ho deciso di sciogliere, di affrontare e di lasciare alle spalle.

La sensazione di libertà è totale, una presa di coscienza profonda, e non solo a livello cerebrale, di essere libera di trasformare la mia vita, di raggiungere l'inimmaginabile e realizzare ciò desidero profondamente.

So che questo non è il solito post ricco di struggimento e sofferenza, ma è giusto darvi una visione completamente diversa di me. Una me che finalmente si sente libera dalle catene dei sensi di colpa. Una me ritrovata, guarita e finalmente integra.

Vi terrò aggiornati sui passi successivi.

La ritrovata me,

NHRK

Marì