venerdì 11 giugno 2010

Ad uno stronzo qualunque...



Se la morte

fosse un vivere quieto,
un bel lasciarsi andare,
un'acqua purissima e delicata
o deliberazione di un ventre,
io mi sarei già uccisa.
Ma poichè la morte è muraglia,
dolore, ostinazione violenta,
io magicamente resisto.
Che tu mi copra di insulti,
di pedate, di baci, di abbandoni,
che tu mi lasci e poi ritorni
senza un perchè
o senza variare di senso
nel largo delle mie ginocchia,
a me non importa

perchè tu mi fai vivere,

perchè mi ripari da quel gorgo
di inaudita dolcezza,
da quel miele tumefatto

e impreciso
che è la morte di ogni poeta


Alda Merini

Questa volta scrivere potrebbe portare a catastrofi disumane. La piaga nera, sempre più profonda, che hai inferto mi sta portando in punta di piedi alla pazzia.
E cerco di tenere lo stomaco saldo, di non pensare a quanto insignificante mi appaia ora il nostro rapporto.
E' una rassegnazione forzata. Io volevo combattere, ma tu hai battuto in ritirata, hai mollato senza tirare bandiera bianca. Mi hai abbandonata senza un addio.
E questa soffocante indifferenza, sopportabile solo dall'alienazione che porta lo studio.
La morte, con te, è giunta più volte. Ma forse, questa volta, a morire sei tu.
Scompari dal sostrato della mia psiche, perdi di dimensione. E' bastato lo spillone della tua mancanza di rispetto a bucare e sgonfiare quel fantoccio di plastica che eri tu.
E' finita davvero e me ne vanto.Anche se so che giungeranno nuove crisi per la tua mancanza, so anche che adesso la forza per superarle nasce dall'odio ed è nutrita dal disgustoso amaro che mi hai lasciato in bocca.
Questa volta ho le armi per combattere il tuo demone e , guarda un pò, sei stato tu a darmele.

A mai più
Marì

6 commenti:

  1. Mi sono imbattuta per caso nel tuo blog, come scrivi bene!
    Queste tue parole mi fanno riflettere... deduco ci sia una delusione d'amore dietro... spiace quando è così, ma non serve l'odio, non porta a nulla. Anzi: è soltanto un modo per mantenerci ancora legati alla persona che ci ha fatto soffrire. E poi sarebbe impossibile odiare qualcuno che si ha amato: l'amore, quello vero, non muore, si trasforma soltanto. Ma l'odio è quanto di più lontano ci sia dall'amore... forse un "amore al negativo", pertanto pur sempre amore...

    Ti auguro di ritrovare presto il sorriso e la voglia di ricominciare a "vivere": per tutte le persone che ti vogliono bene, ma soprattutto per te stessa.

    Ciao,

    Stella

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  2. Ciao Stella!Potessi scrivere qui cosa mi è capitato capiresti il mio odio.
    E' stato il mio primo grande amore, ma purtroppo non era la persona giusta e mi ha ferita.Ora lo sto facendo uscire completamente dalla mia testa, percè non merita di starci!grazie per aver letto elasciato il tuo pensiero!
    Marì

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  3. A volte ci ostiniamo a credere di amare ancora una persona solo perchè in realtà amiamo quello che per noi rappresenta (o vogliamo fargli rappresentare). Il più delle volte, anzi, è così.
    Mi sembra di conoscerla questa persona: non sa quello che vuole, rapporti interpersonali molto frivoli e superficiali, tanti conoscenti e pochi amici, frustrato da un lavoro che non ama un granchè e schiavo della moda e delle tendenze dell'ultimo momento... beh, non lo si può biasimare in realtà: è molto più semplice, così, no? (sono ironica).
    Ma noi amiamo le cose complicate, ci piacciono i rompicapi, non vogliamo scorciatoie... Dico bene? ;P

    Dai, un sorriso, che oggi è estate!!!
    Bacio,
    Stella

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  4. Stella!Per caso ci conosciamo personalmente? Perchè la descrizione che hai dato di lui calza apennello!Se hai solo jntuito, complimenti, hai centrato il punto!
    Adesso ne sono uscita(salvo eventuali ricadute)e sto cercando di vivere al megli la mia vita!

    UN abbraccio
    Marì

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  5. Ma dai? L'avevo buttata lì così... in genere le persone così solo quelle più mediocri e facili da classificare. Sarà che io mi sono sempre sentita "sopra le righe" e fuori dagli schemi, ma preferisco le persone più semplici e spontanee, quelle che hanno gli stessi slanci di entusiasmo che hanno i bambini e, come loro, sono più dirette e sincere.
    Sarà che da quello che scrivi mi sembri un po' me quando ero ragazza (quando ero ancora Albachiara: ora, invece, sono più Sally...)

    ciao,
    Stella

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