sabato 18 dicembre 2010

Dediche spezzate


A (...) per la forza e il coraggio con cui i suoi occhi nocciola e oro non hanno mai abbandonato la strada...

Non apparirà mai questa dedica sul mio libro, peccato, c'è chi i treni riesce a prenderli in tempo e chi ti butta sulle rotaie con la sola forza del fiato che riversano del mondo, togliendo l'aria che respiri e buttandoti al fondo di un burrone.
Ma passiamo a noi.

Vi dedico un attimo di euforica ispirazione in un normalissimo soggiorno in biblioteca:

Non ancora lacrime sulle mie labbra

Cosa dovrei fare se le mie mani fremono
Di riversare le parole che camminano indomite
tra le mie dita
E tutto è denso di quest’impalpabile magia
Densa nel tutto
Segnali dalla vita che annaspano
In una bolla di realtà straziante
Flussi e riflussi di emotività
tenacemente mia, apparentemente lontana
Un freddo penetrante mi sferza
le guance morbide e asciutte
non ancora lacrime sulle labbra
non ancora carezze sulle mie mani
non ancora calore dentro un sorriso
ma è tutto così irrimediabilmente
meraviglioso e colmo d’amore che
riesco soltanto a scrivere e lasciarmi
andare allo sciabordio delle onde.
Una solitudine sottile ma consistente
Scorrer di parole dolcissime
Svuotar di talenti la mia anima tremante
Il corpo saturo di espressioni ancor galleggianti
Nell’aria
Sensazioni indescrivibili
Azioni inenarrabili
Amabili pensieri
Straordinari esseri nel mio cammino



Tanti saluti e abbracci...Non vi auguro un buon Natale, perchè mi salirebbe l'ansia

Marì

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