venerdì 27 settembre 2013

La narrazione necessaria


Disegno: Matticchio
Siamo tutti bramosi di storie, chiunque: anche il più arido economista o il più scettico ingegnere ricerca storie fuori di sé per dare un senso alla propria esistenza. Non ho ancora incontrato qualcuno che non abbia fatto suo un motto o un modo di dire; e cos'è un modo di dire se non una storia assunta a verità universale? Allora mi fa ridere chi ci guarda con il sorriso sotto i baffi e l'espressione paternalistico-condiscendente perché abbiamo la passione per le storie, la letteratura, il cinema, l'arte e così via, affermando così che il nostro studio sia "inutile", una spesa per lo Stato a cui potrebbe rinunciare. Ma potrebbe un essere umano rinunciare a nutrirsi? No, e nello stesso modo potrebbe rinunciare a pensare? Nemmeno, pensando noi creimano storie, ce la raccontiamo, semplifichiamo la realtà tramite quadri e matrici. La narrazione non solo è necessaria, ma anche inevitabile! La letteratura è perciò la vita stessa. Noi esistiamo in quanto racconto (Direbbe Lenore di David Foster Wallace) e se ci si riflette un momento questa è la pura verità. Mi spiego meglio: il nostro pensare è discorso, la conoscenza è piegata alla parola, ciò che vediamo, percepiamo, agiamo è determinato da un universo formato da parole e racconti, per cui la nostra stessa esistenza si definisce tramite la narrazione che facciamo di noi stessi. 
Come mai più volte è stata dichiarata la morte del romanzo senza che questa sia mai effettivamente avvenuta? Perché noi, esseri umani per vivere abbiamo bisogno di narrare e fagocitare storie che ci aiutino a comprendere la complessità del mondo.
Perché secondo voi vanno così di moda le citazioni degenerate, talvolta attribuite a persone o riportate in maniera erronea e denaturate dal contesto di origine? Perché alle persone non interessa chi o come abbia detto un qualcosa se quel qualcosa ha e dà un sigificato ad un evento della loro vita. 
Noi appassionati di letteratura non siamo molto diversi dagli psicologi, dai filosofi o dagli scienziati: tutti cerchiamo di comprendere la realtà con i diversi strumenti che abbiamo a disposizione, ma dal momento che la realtà è troppo grande rispetto a questi mezzi, ognuno di noi ha un mestiere "inutile", seppur necessario.

Maria Cozzupoli

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