domenica 9 febbraio 2025

Il tuo silenzio ha le lame

Il tuo silenzio ha le lame, ha i denti. Mi graffia. Mi strozza lo stomaco. Mi comprime le viscere, mi chiude la gola. Come se fosse una presenza corporea, che mi prende alla sprovvista, da dietro. E mi soffoca. Mi mette in testa pensieri catastrofici. Mi disorienta.

Il tuo silenzio è assordante. Lo vedo ovunque. Mi segue, mi parla all'orecchio mentre ascolto la musica, guardo dei video, o monto un mobiletto del bagno. Mi insegue per strada e nelle stanze. Si sdraia accanto a me nel letto. L’unico modo per farlo tacere è Scrivere, o ricordarmi di te e dei momenti insieme. Per quanto sia doloroso perché il viscido dubbio che non ci sia più niente, comincia strisciare su per la schiena, e a sussurrare all'orecchio. 

Se ti parlassi e il tuo silenzio cessasse, siamo sicuri che quella presenza scomparisse? Forse dipende da come parli. Se sei chiuso nelle tue montagne o se sei qui accanto a me. 

Chissà quando torni e se torni. 

Vorrei solo abbracciarti.


giovedì 9 gennaio 2025

Staccare dal loop

Una sera, dopo l'ennesimo attaco di ansia, mi sono fermata un attimo. Ho cominciato a scrivere e come capita spesso ho fatto un clic. 

Tutto ciò che ho vissuto, tutto quello di cui ho scritto, anche qui sopra. 

Sono tutte eco, sono tutte copie sbiadite. Sono ferma lì, non riesco a scendere dalla giostra della ripetizione. Rivedo la cassetta e piango tutte le volte, come se ogni volta fosse un film diverso ma è sempre lo stesso.

"Spegni sto cazzo di film. Togli la casseta. Stacca tutto.

Basta!

Non è lì l'amore. Non sarà mai li. Lascia stare." (Beppe?!) 

Allora tolgo la cassetta, spengo la tv. Mi alzo e guardo altrove, che bello. È una bella giornata. Andrò a passeggiare all'aria fresca. 

martedì 7 gennaio 2025

I think I've seen this film before, and I didn't like the ending

Falling.

Ho ha avuto la percezione netta di cadere. E del perché in Inglese si dica Fallin in love. La sensazione è di cadere nel vuoto senza appigli, avvolta dal silenzio e dai battiti di cuore e dalle immagini che vorticano nella mente. Il ricordo di quella volta in cui avevo percepito "pericolo", stai ferma, non ci andare. Non farlo. E infatti lo sapevo, che sarei caduta. 

Sono stata ossessionata da una ragazzo molto giovane una volta. Ero pazza, la testa non si fermava mai. 

È stato tutto cosi intenso che non ho nemmeno sentito il momento in cui si cade. Mi sono risvegliata matta un giorno, ed è durato qualche mese. Forse sei. Poi, dopo aver ricevuto da lui il tradimento più indicibile di tutti, la diffamazione, ho gradualmente, ma senza ritorno, perso interesse.

Probabilmente era solo ossessione e punte di romanticismo disperato, aggrappato a un'energia maschile che avevo percepito, o visto o immaginato in lui.

Poi è arrivata la vera energia maschile. Così di punto in bianco. E sentivo di non doverla toccare, di non dover mettere nemmeno un piede in quell'acqua. E per molto tempo il piede non l'ho messo, avevo molte scuse plausibili per non farlo.

Poi tutte le scuse si sono dileguate e quel conto in sospeso si è ripresentato: Eccomi qui! devi pagare. E ok paghiamo, ma senza interesse eh?! Si tocca ma non ci si sporca, non ci si dipinge da capo a piedi con la sua energia. Ok?

Ok un cazzo. Sono tutta imbrattata. E sto cadendo, dopo pochissimo tempo. Però sto sentendo la caduta, non è una follia tutta testa, né una sensazione appiccicosa o soffocante. È come un peso che ti butta giù nel vuoto e ti risucchia. Una forza di gravità che toglie il fiato, è come buttarsi in un pozzo e non vedere niente, dove vai, dove sei, cosa succede.

E quindi che si fa? Come ci si ferma? Ho appena scritto che dovevo sperimentare tutto, Ok! ma di nuovo qua sono? 

Di certo è qualcosa di nuovo. Di certo mi sta servendo per vedere tutte le ombre della mia, mancata, autostima. Del mio sentirmi inadeguata. Ahi ahi! qui mi sento super inadatta alla situazione, alla persona, addirittura, sensazione inedita questa, mai sperimentata. Forse alla mia anima mancava  questo tipo di sofferenza: il non sentirsi all'altezza di qualcuno, così abbiamo fatto l'emplein. Dopo questa ci fermiamo, eh anima? L'Importante è che tu ti diverta, io sono qui per questo, eh? A disposizione! 

Vediamo quanto dura e dove mi porta, ma te lo dico Mari del futuro (unica lettrice) mi sto cacando sotto. 


In picchiata, 

Marì


domenica 5 gennaio 2025

Riflessioni di una naufraga

Oibò.

Dopo ormai 5 anni ritorno qui. Ho riletto parte del blog, come faccio ogni tanto. Comprendo che molte cose sono cambiate, ma che poi sono sempre la stessa. Adesso, a 20 anni. Com'è possibile? Trovavo sempre un punto di svolta, una nuova consapevolezza, ma sapevo già molto allora e non credo di saperne molto di più ora. Su di me e sulla vita. Forse acquisisco sempre più sicurezza in me e in ciò che sono disposta a rivivere o a tollerare. Comprendo che sono innamorata dell'amore,  ho amato intensamente, mi sono ossessionata, ho perso e ritrovato me stessa come se fossi in una barca in tempesta, più e più volte a girare in tondo. Ma ora comprendo che io sono proprio quella, quella barca in tempesta in cerca di emozioni, esperienza, vita.

L'inadeguatezza scompare. Sono questa. Punto.

Sicuramente ad ogni svolta ho perso sempre meno di me, restando intera. Ricordandomi il nucleo, questo è bello. 

Posso dire che, davvero, no feeling is final. Qualcosa resta immutato, ma pochissime cose, che oggi leggo con distanza e allora vivevo come fulcro assoluto. 

In questi 6 anni un amore è rimasto immutato nel tempo, forse era quello che cercavo? Sebbene non definito, non corrisposto, non vissuto. Un amore che mi trascina da una parte all'altra delle mie esperienza di immersione nella vita. 

Anche questo amore muta, ma sembra persistere alle avversità, a differenza del resto che appare e scompare dalla superificie del fiume che scorre. 

Se ricordassi questo, ogni volta sarebbe meno impattante. Ma non sono fatta così, io. Io sono per il tutto o il niente. Per l'ossessione totale o l'indifferenza assoluta. 

Per gli amori struggenti, o il cinismo schiacciante e tutto questo perché sono qui per vivere. Non per fare calcoli razionali o pormi costantemente sotto la lente del giudizio. Sono qui per sperimentare, amare, piangere, avere gli attacchi di panico, mollare tutto, ricominciare, sono qui per vivere l'umanità tutta. Non per pormi su uno scranno e valutare costantemente cosa fare e cosa no e come appaio e cosa pensano di me. 

Cazzate. 

Vi mando un bacio

Riflettendo e librandomi

Marì 


lunedì 23 dicembre 2019

Last Christmas I gave you my heart..

Ciao amici lettori! Rieccomi qui dopo mesi di silenzio...Come al solito sparisco per un po', ma poi torno sempre a casa ;)
Comunque riflettevo sul fatto che il Natale non sia più così pesante per me, anzi... Lo vivo con leggerezza, da spettatrice silenziosa. Incarto pacchetti di Natale con in sottofondo 'Last Christmas' degli Wham. Una cosa per me impensabile fino solo all'anno scorso o a un paio di anni fa. Per me il Natale è sempre stato uno stato d'animo intollerabile, non un periodo ma proprio uno stato d'animo, estremamente pesante e ricco di riflessioni sulla mia vita e sulle mie mancanze, in generale: 'oddio non ho abbastanza amici, oddio nessuno mi ama, ma perché tutti hanno una famiglia normale tranne me... Etc etc'. Pensieri pesanti che mi buttavano in un malumore che Grinch, spostati. 
Poi accade che mi ritrovo il 23 dicembre a impacchettare regali con insolita leggerezza e allegria. Qualcosa è cambiato, non ho un numero maggiore di amici, anzi, non ho l'amore (stendiamo un pietoso velo) la mia famiglia è sempre splendida e strana così com'è. Eppure io sono diversa, sono leggera, il Natale non mi triggera più, perché in qualche modo ho trasformato la lamentela in gratitudine, ho depotenziato il Natale, l'ho reso innocuo e neutro, esattamente per quello che è: un'occasione per riunirsi, mangiare fino a scoppiare, giocare a tombola con le bucce dei mandarini, il pandoro con la crema pasticcera, i regali, il brindisi di mezzanotte e poi tutti a casa a soppesare il bottino della serata. 
Questa trasformazione mi dice molto sui passi che sto facendo nella mia crescita personale, sono passi che sembrano invisibili agli altri, ma per me sono enormi. Acquisire la consapevolezza di stare bene e in pace così come sono, da sola o con altre persone, saper apprezzare il momento presente per quello che è senza troppe ansie o pesi insostenibili. Sapere che ogni scelta e ogni percorso intrapreso era perfetta per portarmi alla destinazione, che ancora non so quale sia, ma incomincia sempre di più ad aderirmi sulla pelle. Soprattutto sto imparando la calma, e la posatezza. La calma nel senso ampio del non dover per forza fare, dire o pensare qualcosa, ma avere la possibilità di semplicemente 'essere'. A questa consapevolezza ci sono arrivata in vari modi, primo fra tutti la meditazione basata sulla consapevolezza, insieme alla lettura di libri dei maestri illuminati... Ci sono arrivata dando ascolto alla mia parte più profonda,la mia anima, e dando piena fiducia a questa fonte di infinita forza e saggezza...

Che bel Natale e che bel 2020 si prospetta!
Xox Mari

martedì 5 marzo 2019

Ethernal Sunshine of the Spotless Mind



A volte vorrei essere nella realtà del film 'Se mi lasci ti cancello', per rimuovere quel momento in cui ho capito cosa sei per me.
Cancellare i momenti, tornare indietro. Che poi forse le cose sarebbero successe ugualmente, per via dell'attrazione indomabile.
Il problema non è che non posso stare con altre persone, il problema è che nessuno sarà mai te. Che senso avrebbe, vivere qualcosa che sarebbe solo una pallida imitazione?
Mi sento senza via d'uscita. Non ho difese né rimedi a te.
Dovrei aspettare all'infinito? E come ci arrivo a quel momento, se ogni giorno la lotta è sempre più dura?
Per la prima volta non so come affrontare una situazione. Non posso fuggire, dell'indifferenza neanche a parlarne, chiodo schiaccia chiodo? Ma fatemi il favore. Ovviamente mi dai da scrivere, il ché è sempre un bene. Ti avrò scritto oltre 30 lettere, più altre pagine di diario.
La testimonianza di una storia che ha dell'incredibile per me. Mai ho creduto all'esistenza dell'anima gemella, eppure eppure... Ovviamente l'anima gemella della vostra cara scrittrice è inaccessibile, come avrebbe potuto essere altrimenti?
Dolce ferita, mi tagli il cuore, poi richiudi la ferita con uno sguardo. Lo sguardo d'amore, orgoglio e possesso che mi fa sentire intera. Quello sguardo che quando non è nel mio orizzonte mi fa sentire mancante di un pezzo. Mi manchi come se fossi una mia gamba, un braccio. Si può vivere senza un pezzo di sé? Forse si, forse sì.
'L'infinita letizia della mente candida'
Marì

venerdì 15 febbraio 2019

E Statte zitta!


E statte zitta


che ne sai tu de quello che sento

c'ho na fitta ma nun me lamento, nun me lamento

Amore un corno

i panni s'asciugano soli

e sto freddo non viene da fori

io ce l'ho dentro

 

Me ne andrò su una barca de fiori

Me ne andrò però nun me lamento

 

Solo me chiedo perché

sto così bene co te

Io che non ho paura

nella notte scura

A fa risse, guerre, scommesse

mille schifezze

Tremo tremo forte fra le tue carezze

Tremo tremo forte fra le tue carezze


 


E statte zitta

che ne sai tu de quello che ho visto

Eri bella in un altro posto

e non insisto

Amore in fondo

la vita mia è una bottiglia che se scola

e non me serve fra le lenzuola

chi me consola

 

Me ne andrò su una barca che vola

Me ne andrò ma non resterai sola

 

Solo me chiedo perché

sto così bene co te

Io che non ho paura

nella notte scura

A fa risse, guerre, scommesse

mille schifezze

Tremo tremo forte fra le tue carezze

Tremo tremo forte fra le tue carezze

 

Me ne andrò su una barca d'argento

Me ne andrò su una barca che vola

Me ne andrò ma non resterai sola