domenica 22 giugno 2025

La luce della verità ti ustionerà gli occhi

È un bene che tu sparisca volendo dimostrare che di me ti importa zero. Mi aiuta a dimentare tutto e fare come se fosse stato un sogno. È un bene che mi eviti. Un bene che, pur manipolando, ti tieni a distanza e non affondi con altre mosse. Che usi il silenzio. Perché il silenzio mi rende lucida e qualsiasi siano le tue motivazioni o sentimenti, di certo non sono positivi. Non c'è amore, né affetto  né reciprocità. Non c'è niente. Ed è bene che tu lo sottolinei così è ben chiaro per tutti e nessuno può confondersi. Potrebbe persino esserci odio da parte tua, visti alcuni passaggi. Ma in ogni caso nessun sentimento buono, nessuna salvezza, solo oscurità e un calcio che mi fa rialzare e dire. Ok, adesso basta.

Adesso esco dalle gabbie invisibili e lascio andare.

È bello lasciare andare perché rende liberi e apre orizzonti.

Fa male la delusione schiacciante, si si fa male. Però non sono masochista, fuori dal letto.

Voglio essere amata e vista teneramente, voglio avere parole sincere, essere trattata con cura e rispetto, voglio essere protetta. Tutte queste cose non sai farle.

Non vuoi farle.

Vuoi solo avere il potere di muovere le pedine. E fallo muovi ste pedine, ma una è scappata dalla scacchiera. Non è disponibile. Out of service.

Forse ti hanno amato tutte, ma vederti lo hanno fatto in poche. Nemmeno io ti vedevo davvero, ma ora purtroppo sì. E non è bello. Non è rassicurante.

Spero tu possa risvegliati da questo torpore e vedere nelle ombre in cui sei avvolto. Te lo auguro. 

mercoledì 18 giugno 2025

Lasciami

C'è un qualcosa di viscerale e selvaggio tra te me, che non mi lascia in pace.

C'è poi la leggerezza estrema e il divertimento.

C'è questa sensazione di essere la stessa persona di sesso opposto. E questa telepatia per cui io so sempre cosa stai per dire e viceversa. C'è questa cosa che tu leggi la mia energia e rispondi di conseguenza, in modo del tutto normale, naturale. 

Non mi lascia in pace, non riesco a cancellarti o evitarti, o dimenticarti o a sfuggirti. 

Il tuo sguardo mi inchioda a terra e riporta indietro, per quanti kilometri di lontananza possa aver percorso. 


giovedì 12 giugno 2025

La critica dell'amor puro

Ogni volta mi autoflagello. Cerco di analizzarmi come se fossi un vetrino al microscopio, per trovare la falla. Per trovare il corpo estraneo: ecco, vedi, lo avevamo detto che anche questa volta ti eri innamorata per via del tuo passato.

Sempre a fare psicologia più o meno spiccia su di me.

Eppure no. Ho le prove. Ti ho amato prima ancora che mi ricordassi il mio passato. Ti ho amato quando non sapevo nemmeno chi fossi, nel dettaglio. Ricordo che ti ho visto e ho pensato. Oddio. Qua ci si fa male. Così senza un motivo.

Anche senza conoscerti, ogni volta che ti vedevo entravo in una connessione sovrannaturale, ti sognavo, andavo in loop, pensavo a te in modo incontrollato.

Senza un motivo, non avevi risvegliato nessun passato allora. E quindi come me lo spiegate, psicologini della domenica?!

Persino la mia stessa psicologa voleva ridurti ad un eco scontato. Ma non è così.

Sono stufa di sti paragoni che non reggono. Certo poi ti ho conosciuto sempre di più, e sempre di più vedevo assonanza con il passato, è chiaro. Ma nei fatti, non mi hai mai ferita come mi hanno ferita loro. Non hai mai inserito le tue dita nella carne straziata. Non mi hai mai usata.

Non hai mai violato il rispetto, non  hai mai fatto male con la volontà di farlo, né approfittato della mia debolezza per farti forte. 

Non sei quella roba lì. Ti descrivono in modi completamente erronei, basati su generalizzazioni, luoghi comuni e sul tuo silenzio che mai contraddice o si interessa. Nessuno ti ha mai visto. Io credo di averti visto molto chiaramente. Sebbene il tuo silenzio colpisca anche le mie descrizioni.

Questo tuo non vederti ma essere ossessionati da te è ciò che più mi confonde, perché nel tuo silenzio devo stare ferma nei miei ricordi per non essere trascinata in quelle spirali.

Eppure se sto ferma e chiudo gli occhi ti vedo.

Vedo un uomo gentile. Vedo tutt'altro. Non vedo freddezza, o leggerezza o irresponsabilità. Vedo un cuore enorme, che si gira di lato per non soccombere. Un cuore che evita il male, ma non fa mosse per ferire.  

Sento un amore immenso che non sa come uscire. 

E sento anche, si, una volontà di non espressione, che non è incapacità, anzi. È solo scelta deliberata. 

Non posso raggiungerti se non vuoi essere raggiunto, e non voglio nemmeno farlo. 

Sono solo stanca di essere sempre psicanalizzata e che quando dico che niente è stato come te mi si riduca a bimbetta traumatizzata o a una delle tante vittime di un fascino misterioso. 

Posso amare e basta, senza che mi si dia una sentenza? 

martedì 10 giugno 2025

Sibilings

Artista costretta alle gabbie logiche, autoimposte per amore.

Alla fine amatissima comunque, anche illogica. Anche rotta, anche imperfetta. Quindi, ha senso andare così in profondità?

Se nessuno sta a discutere di questa profondità.

Cosa stai cercando? Forse puoi fermarti per un attimo. Fermati, per favore. Stai ferma. Forse non era necessaria tutta questa pressione. Forse alla fine non era così necessaria.

Alla fine affannati. Alla fine soli. Alla fine parliamo solo tra noi, nessuno può capire questo tormento, solo tra noi lo capiamo. Forse nessuno può vederci come ci vediamo.

Horror vacui. Quadri astratti. Volersi bene e vedersi cosi chiaramente che nemmeno allo specchio. Vedere così chiaramente il tormento di chi guarda e non riesce a farsi capire. Solo tra noi, fratelli, ci capiamo. È un sollievo, dal dolore sordo della solutidine che ci avvolge e ci soffoca. Di solito non lo ascoltiamo, stiamo zitti e assecodniamo chi ci parla. Li vediamo, e li vediamo che non arrivano. Non arrivano non riescono. È un muro che non scavalacano che non scavano, non è possibile. Ci capiamo solo tra noi. Va bene così, va bene anche se fa male. E vederlo così nitidamente è terrificante.

giovedì 20 marzo 2025

Io mi vedo in te

Io in te mi riconosco. Vedo le parti fondamentali di me in te. Vedo il rispetto, la libertà, la dolcezza e la responsabilità. Vedo il mio cuore nel tuo.

Certo si può dire che con altre persone possa avere interessi comuni e umorismo simile. Ma non rivedo così tanto di me in nessuno. Nessuno mi scruta dentro come fai tu, o capisce istantaneamente cosa voglio dire, perché voleva dire la stessa cosa.

Nessuno mi sente come mi senti tu e nessuno io sento come sento te.

Sei sfuggente e indecifrabile e io non mostro il fianco nemmeno con una pistola puntata. Sei magnetico e giullare. E io sono la trottola della festa e il punto di magnetismo focale.

Siamo come due specchi. Due parti della stessa cosa. Due espressioni leggermente diverse di uno stesso stato.

Ti forse sei più lunatico e altalenante di me. E forse più taciturno, almeno all'apparenza. Ma ero lì anche io tempo fa. Ci sono stata. Ti vedo.

Non incontrerò più nessuno che mi ricordi me stessa come lo fai tu. Questo è certo. Non potrò mai affidare la mia vita come faccio con te con nessuno. E questo mi sta bene, non possono mica esserci così tante persone simili. Siamo unici si sa.

Spero tu stia bene e che sia felice. E che il mio amore ti sostenga perché sarà sempre intorno e dentro di te. 

Il tuo bene mi protegge dal male

I tuoi atti di cura sono per me amuleti che mi proteggono dal male.

Il tuo amore è così immenso che procedo senza errare.

Sei intorno a me, sei dentro e fuori, sei così grande che non so darti forma.

Tutte queste frasi mi vorticano in mente quando penso a te. Forse ti sto un po' idealizzando. Questo è il mio forte, vedere la parte luminosa e non dare peso alle ombre.
Eppure anche le ombre tue, le sento sento come vetri nel costato. Mi fanno male quanto a te, credimi.

Ti sento in modi inspiegabili. Ti amo che se uno potesse spiegare come, avrebbe capito il mistero della vita.

Un qualcosa di così puro e incondizionato che ti lascia esterrefatto. Non riesco a odiarti nemmeno quando sei odioso. Nemmeno quando sfuggi e guardi altrove. Nemmeno quando sei dispettoso e mi porti in competizione. Neppure quando sei nuvola e sparisci.
Non ti odio nemmeno quando sei distante anche quando presente fisicamente.

Non ti voglio nemmeno possedere. Non mi interessa nulla se dividi il letto con altre. Non mi interessa niente se sono o non sono il tuo centro di pensiero.
Mi interessa solo che esisti e che il tuo bene mi protegge dal male. E questo, quando lo ricordo, mi riempie di gioia.

La dolcezza subitanea che emerge quando stringi le tue dita sulle mie come a dire: ti tengo, non cadi.
Oppure quando fai delle cose per me, per aiutarmi o tenti di proteggermi con i tuoi consigli e le tue parole. Quella forza e quel farti muro su cui appoggiarti, mi frantuma il cuore in mille pezzi in un pianto di gioia immenso.

Esagero? Eppure ti faccio ridere e questo mi dà pace. Vorrei che fossi sereno e spensierato sempre, che lasciassi andare quel peso che ti sei caricato addosso, chissà per quale motivo.

Vorrei che fossi sempre allegro e felice, vorrei poterti tenere per mano mentre vivi. Ma sai mi basta ricordare chi sei. Posso anche lasciarti andare, perché quello che ho ricevuto incontrandoti è così grandioso che mi terrà sempre compagnia, anche se non ci fossi tu.
Certo preferirei ci fossi.
E preferirei toccarti. E preferirei appoggiare la testa sul tuo petto e stare zitti sospesi in aria.
E preferirei continuare a sentirti fisicamente dentro di me che godi e impazzisci nel mio corpo. Preferirei ridere per sempre con te, delle battute sciocche che ci facciamo. 
Però posso anche lasciarti andare perché sei libero. E la tua libertà è ciò che amo di più di te.

Amo poi l'immensità che celi nello sguardo. Amo il fatto che sei forte, e responsabile. Amo la tua curiosità verso tutto, la tua mente aperta. E amo la delicatezza con cui tratti le persone che potresti ferire. E la dolcezza che hai per gli animali. E amo la tua simpatia e il tuo charme. E il tuo essere inaccessibile e irraggiungibile. Questo forse lo amo un po' meno, sai. Però fa parte di te ed è ok.

No ma non ti idealizzo. Sei anche scorbutico e lunatico e sei scostante. Però quanto sei bello?

Non ti si può guardare troppo a lungo, accechi.

Continua a proteggermi se puoi ok? Anche quando sei una nuvola. 

domenica 9 febbraio 2025

Il tuo silenzio ha le lame

Il tuo silenzio ha le lame, ha i denti. Mi graffia. Mi strozza lo stomaco. Mi comprime le viscere, mi chiude la gola. Come se fosse una presenza corporea, che mi prende alla sprovvista, da dietro. E mi soffoca. Mi mette in testa pensieri catastrofici. Mi disorienta.

Il tuo silenzio è assordante. Lo vedo ovunque. Mi segue, mi parla all'orecchio mentre ascolto la musica, guardo dei video, o monto un mobiletto del bagno. Mi insegue per strada e nelle stanze. Si sdraia accanto a me nel letto. L’unico modo per farlo tacere è Scrivere, o ricordarmi di te e dei momenti insieme. Per quanto sia doloroso perché il viscido dubbio che non ci sia più niente, comincia strisciare su per la schiena, e a sussurrare all'orecchio. 

Se ti parlassi e il tuo silenzio cessasse, siamo sicuri che quella presenza scomparisse? Forse dipende da come parli. Se sei chiuso nelle tue montagne o se sei qui accanto a me. 

Chissà quando torni e se torni. 

Vorrei solo abbracciarti.