giovedì 9 gennaio 2025

Staccare dal loop

Una sera, dopo l'ennesimo attaco di ansia, mi sono fermata un attimo. Ho cominciato a scrivere e come capita spesso ho fatto un clic. 

Tutto ciò che ho vissuto, tutto quello di cui ho scritto, anche qui sopra. 

Sono tutte eco, sono tutte copie sbiadite. Sono ferma lì, non riesco a scendere dalla giostra della ripetizione. Rivedo la cassetta e piango tutte le volte, come se ogni volta fosse un film diverso ma è sempre lo stesso.

"Spegni sto cazzo di film. Togli la casseta. Stacca tutto.

Basta!

Non è lì l'amore. Non sarà mai li. Lascia stare." (Beppe?!) 

Allora tolgo la cassetta, spengo la tv. Mi alzo e guardo altrove, che bello. È una bella giornata. Andrò a passeggiare all'aria fresca. 

martedì 7 gennaio 2025

I think I've seen this film before, and I didn't like the ending

Falling.

Ho ha avuto la percezione netta di cadere. E del perché in Inglese si dica Fallin in love. La sensazione è di cadere nel vuoto senza appigli, avvolta dal silenzio e dai battiti di cuore e dalle immagini che vorticano nella mente. Il ricordo di quella volta in cui avevo percepito "pericolo", stai ferma, non ci andare. Non farlo. E infatti lo sapevo, che sarei caduta. 

Sono stata ossessionata da una ragazzo molto giovane una volta. Ero pazza, la testa non si fermava mai. 

È stato tutto cosi intenso che non ho nemmeno sentito il momento in cui si cade. Mi sono risvegliata matta un giorno, ed è durato qualche mese. Forse sei. Poi, dopo aver ricevuto da lui il tradimento più indicibile di tutti, la diffamazione, ho gradualmente, ma senza ritorno, perso interesse.

Probabilmente era solo ossessione e punte di romanticismo disperato, aggrappato a un'energia maschile che avevo percepito, o visto o immaginato in lui.

Poi è arrivata la vera energia maschile. Così di punto in bianco. E sentivo di non doverla toccare, di non dover mettere nemmeno un piede in quell'acqua. E per molto tempo il piede non l'ho messo, avevo molte scuse plausibili per non farlo.

Poi tutte le scuse si sono dileguate e quel conto in sospeso si è ripresentato: Eccomi qui! devi pagare. E ok paghiamo, ma senza interesse eh?! Si tocca ma non ci si sporca, non ci si dipinge da capo a piedi con la sua energia. Ok?

Ok un cazzo. Sono tutta imbrattata. E sto cadendo, dopo pochissimo tempo. Però sto sentendo la caduta, non è una follia tutta testa, né una sensazione appiccicosa o soffocante. È come un peso che ti butta giù nel vuoto e ti risucchia. Una forza di gravità che toglie il fiato, è come buttarsi in un pozzo e non vedere niente, dove vai, dove sei, cosa succede.

E quindi che si fa? Come ci si ferma? Ho appena scritto che dovevo sperimentare tutto, Ok! ma di nuovo qua sono? 

Di certo è qualcosa di nuovo. Di certo mi sta servendo per vedere tutte le ombre della mia, mancata, autostima. Del mio sentirmi inadeguata. Ahi ahi! qui mi sento super inadatta alla situazione, alla persona, addirittura, sensazione inedita questa, mai sperimentata. Forse alla mia anima mancava  questo tipo di sofferenza: il non sentirsi all'altezza di qualcuno, così abbiamo fatto l'emplein. Dopo questa ci fermiamo, eh anima? L'Importante è che tu ti diverta, io sono qui per questo, eh? A disposizione! 

Vediamo quanto dura e dove mi porta, ma te lo dico Mari del futuro (unica lettrice) mi sto cacando sotto. 


In picchiata, 

Marì


domenica 5 gennaio 2025

Riflessioni di una naufraga

Oibò.

Dopo ormai 5 anni ritorno qui. Ho riletto parte del blog, come faccio ogni tanto. Comprendo che molte cose sono cambiate, ma che poi sono sempre la stessa. Adesso, a 20 anni. Com'è possibile? Trovavo sempre un punto di svolta, una nuova consapevolezza, ma sapevo già molto allora e non credo di saperne molto di più ora. Su di me e sulla vita. Forse acquisisco sempre più sicurezza in me e in ciò che sono disposta a rivivere o a tollerare. Comprendo che sono innamorata dell'amore,  ho amato intensamente, mi sono ossessionata, ho perso e ritrovato me stessa come se fossi in una barca in tempesta, più e più volte a girare in tondo. Ma ora comprendo che io sono proprio quella, quella barca in tempesta in cerca di emozioni, esperienza, vita.

L'inadeguatezza scompare. Sono questa. Punto.

Sicuramente ad ogni svolta ho perso sempre meno di me, restando intera. Ricordandomi il nucleo, questo è bello. 

Posso dire che, davvero, no feeling is final. Qualcosa resta immutato, ma pochissime cose, che oggi leggo con distanza e allora vivevo come fulcro assoluto. 

In questi 6 anni un amore è rimasto immutato nel tempo, forse era quello che cercavo? Sebbene non definito, non corrisposto, non vissuto. Un amore che mi trascina da una parte all'altra delle mie esperienza di immersione nella vita. 

Anche questo amore muta, ma sembra persistere alle avversità, a differenza del resto che appare e scompare dalla superificie del fiume che scorre. 

Se ricordassi questo, ogni volta sarebbe meno impattante. Ma non sono fatta così, io. Io sono per il tutto o il niente. Per l'ossessione totale o l'indifferenza assoluta. 

Per gli amori struggenti, o il cinismo schiacciante e tutto questo perché sono qui per vivere. Non per fare calcoli razionali o pormi costantemente sotto la lente del giudizio. Sono qui per sperimentare, amare, piangere, avere gli attacchi di panico, mollare tutto, ricominciare, sono qui per vivere l'umanità tutta. Non per pormi su uno scranno e valutare costantemente cosa fare e cosa no e come appaio e cosa pensano di me. 

Cazzate. 

Vi mando un bacio

Riflettendo e librandomi

Marì