giovedì 29 settembre 2011

V for... Naaaaa


E' così divertente come mi arrotolo tra le espressioni... Sono buffa. Ci provo con tutta me stessa a mantenere il volto da stronza enigmatica etc etc... Ma non lo sono. Durante questi anni mi sono scelta sempre la strada più dolorosa e piena di rovi, non so se perché mi piace il dramma o semplicemente perché sapevo che solo le dure prove mi avrebbero fatto cambiare 'sta testa. Se c'è un mucchio di stronzetti io riesco a scegliere sempre il peggiore. E' un talento oserei dire. Anche il più sfigatino tapino, mi son detta: "ehy, questo è diverso finalmente" e invece era il più subdolo, pessimo attore c'è da dire, con i suoi problemi certamente.
Ma comunque il volto da VforVendetta è una maschera di plastica, finché mi nascondo dietro a questa, sto piangendo. La verità è che, per sorridere, ho bisogno di fare bene del bene. Seguire la mia morale e sentire che la mia integrità è ancora immacolata. Mi sono sentita macchiata in questi giorni. Ho sentito unghie e morsi che sradicavano via a pezzi la mia integrità e la mia dignità, ho visto questi mostriciattoli infilarsi sotto la mia pellaccia e ho avvertito la struttura schicchiolare per un attimo, o forse per più di un attimo e ho indossato la mia bella maschera bianca con il sorriso sornione. Quando finalmente ho combattutto con questi mostri, e mi sono resa conto che nessuno, all'infuori di me, può intaccare la mia credibilità, ho smesso di piangere e ho cominciato a fare del bene. Ringrazio per tutto questo, perché so che ho ancora dei problemi a distinguere la bontà verso gli altri con quella verso me stessa, nessuna delle due può prevaricare l'altra per niente al mondo. Io credo nel perdono, ma non nell'autoaflizione. Credo di poter perdonare, ma di non poter più dare niente a una persona che non ha avuto il rispetto del mio spazio vitale.

xxx
La buona M.
(Magari solo per sta sera)

7 commenti:

  1. La bontà verso gli altri va quasi sempre ad intaccare quella per se stessi perchè si tende a mettere il bene degli altri davanti al nostro. Fare del bene non significa non essere un minimo egoisti, quanto meno quel tanto che basta a ''sopravvivere''. La maschera di V forse non rende perfettamente l'idea di ciò che vuoi dire perché il suo scopo è la vendetta,che non c'è nelle tue parole, anche se in lui vi è una profonda sofferenza.
    P

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  2. Ciao P. Le tue parole sono vere in base a quello che ho sxritto, pirtroppo peró ho omesso la parte in cui pianificavo e sferzavo vendette, non di grandi dimensioni, ma cmq in una forma di difesa e contrattacco. Quando finalmente ho affrontato la situazione di petto le cose sn migliorate e non ho piú sentito la necessitá di ferirlo. Da come parli probabilmente conosci me e lui. Se vuoi dimmi chi sei... Kiss M.

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  3. Penso che sia abbastanza normale pensare alla vendetta, ma un conto è pensare un conto è mettere in atto. Sinceramente lui non lo conosco, ma conosco te. Da quello che hai scritto la situazione sembra abbastanza chiara o quanto meno intuibile.
    P.

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  4. E se mi conosci dimmi chi sei! Sono curiosa di sapere chi si nasconda ditro a questa P. ho provato a intuire, ma ho fatto un buco nell'acqua!

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  5. Ps Se non conosci la storia, non è nemmeno lontanamente immaginabile... =D Have a nice day P. E vieni allo scoperto!

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  6. Ti direi che la P. è un po come la V di V una sottospecie di maschera giusto per non influenzare in alcun modo l'interlocutore. La storia è immaginabile a grandi linee non nel dettaglio; E' riconducibile ad uno stereotipo ovviamente non conoscendo i particolari vado per deduzione da quanto ai scritto anche se è più un brano psicologico che ''fisico''

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  7. Sì è vero e il mio blog è tutto su questa linea, di modo che il lettore mi possa capire, ma non possa venire a conoscenza della mia vita. Stereotipi o meno, ogni sotia è diversa e la mia è incredibile. Ci penserò su per un nuovo libro =)
    Mari

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