Colpa delle Stelle
John Green, 2012
Un romanzo che tenta di travestirsi da bestseller per adolescenti, ma fallisce e si trasforma in una riflessione dolorosa e originale sulla vita e sul morire.
Quindi ho deciso di leggere anche il libro
da cui era tratto e scrivere qui cosa ne penso.
Se non conoscete la
trama a grandi linee parla di due adolescenti Hazel Grace e Augustus che sono
malati di cancro e si innamorano. Sì, ma non è solo questo. Non è la classica
storiella struggente che ti fa piangere due minuti per i facili clichè emotivi
e poi proseguire come nulla fosse per la tua vita. No. Per certi versi si può
dire che alcune citazioni e/o esempi non siano nulla di geniale come "alcuni infiniti sono più grandi di altri", ma se si fanno scendere
queste citazioni nel contesto e nelle parole di due ragazzi adolescenti, allora
tutto assume un significato più profondo. C'è Augustus Waters che è fissato con
le metafore, infatti ha l'abitudine di tenere un bocca una sigaretta spenta
perché quella è la metafora di tenere tra le labbra una cosa che può ucciderti
senza la possibilità di farlo. Vede metafore in molte piccole cose e questo
sondare la realtà e rivelarne i lati più ridicoli che si danno per scontati
nella vita comune, sembra essere una sua ossessione. Mi è rimasto impresso questo passaggio di un Augustus diciassettenne:
"Ero un po' l'archetipo del ragazzo
cresciuto in Indiana. [...] Tutto impegnato nel tentativo di di riesumare la
perduta arte del tiro in sospensione. Un giorno però ero nella palestra dell
North Central ad allenarmi ai tiri liberi, fermo all'altezza della lunetta,
quando tutto d'un tratto non sono più riuscito a spiegarmi perché me ne stavo lì
a lanciare metodicamente con oggetto sferico in un altro oggetto toroidale. Mi
è sembrata la cosa più stupida del mondo. Ho cominciato a pensare ai bambini
piccoli che provano a infilare una forma cilindrica in un buco circolare, e a
come lo fanno sistematicamente per mesi finché non capiscono come funziona e la
palla canestro è una versione più aerobica dello stesso esercizio." In
seguito definirà questo "il giorno dei tiri liberi esistenzialmente
pregni".
Quello che può stonare è solo leggere
queste parole in bocca a un ragazzo di diciassette anni e può essere vista
come una forzatura il creare dei personaggi adolescenti con una profondità di
pensiero più puntuale di un 30-40-50enne, quello che penso io è che questi due
personaggi avendo un numero di giorni limitati (come tutti noi) ma con un
livello di consapevolezza molto più elevato del nostro, abbiano sviluppato una
riflessione molto più profonda su ogni piccola cosa, per rendere il loro poco
tempo molto più significativo.
Hazel Grace, ossessionata da un libro che
parla in maniera lucida e onesta della sua malattia, ha una visione di se
stessa e della vita molto cinica, si auto definisce "effetto collaterale"
del processo evolutivo dell'umanità che per progredire attraverso le mutazioni
genetiche provoca ogni tanto degli "scarti": organismi che sviluppano
cellule tumorali. Parla molto spesso di "effetto collaterale",
all'inizio definisce la depressione come "un effetto collaterale del
morire", per lei anzi, tutto è un effetto collaterale del morire. Il
discorso può sempre molto triste e cupo, invece è un racconto molto divertente,
perché come lei stessa afferma "a questo mondo si può sempre scegliere come
raccontare le storie tristi, e noi abbiamo optato per la versione
divertente". E' divertente nella maniera in cui con una scheggia
conficcata nel fianco qualcuno ti fa ridere, ma mentre ridi, che è già di per
sé una risata disperata, senti fitte di dolore. Il dolore per la terribile realtà in cui
questi due giovani stanno vivendo.
E' una storia d'amore, ma non è solo
questo, è una profonda riflessione sugli effetti collaterali del morire,
sull'oblio, sull'esistenza umana e anche sul cancro. E' "leggera"
perché quasi non ci si rende il conto di leggere, ma la storia è come se si
ricreasse dentro di te, è come vivere davvero tra questi personaggi che sono
quasi persone. E' un viaggio nel metaromanzo. Sono sicura che piangerai a leggerlo o a vedere il film, non ti fidi? Try me.
Vorrei allegare ancora uno scambio di
battute tra Hazel (malata di un cancro con metastasi nei polmoni) e Augustus
(con un sarcoma alla gamba, che è stata amputata e ora si trova in sedia a
rotelle). NB (Isaac è un altro loro amico dal gruppo di sostegni di ragazzi
malati di cancro reso cieco da un tumore agli occhi)
Parla Hazel
Ci sarebbero ancora molte altre cose da dire su questo libro, ma adesso non mi vengono in mente, forse dovreste semplicemente leggerlo o aspettare il 4 settembre e andare a vederlo al cinema.
XOX
Marì
Nessun commento:
Posta un commento