Mi ha accarezzato i capelli e il mio cuore ha martellato così forte che ho pensato: se mi bacia, muoio.
(Stefano Benni)
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Rassegna dei baci più belli, secondo me, del cinema |
La giornata mondiale del bacio m’ispira.
M’ispira sì perché di baci, nella
vita, se ne danno tanti. Ma ci sono alcuni baci che si conficcano come vetri
nei polmoni e quando ci ripensi, smuovendoli, ti feriscono ogni volta. Sono
quelli i baci che ti ricorderai per sempre.
Dei baci che ho dato, non dico di
ricordarli tutti perché sarebbe impossibile, ricordo le persone a cui li ho
dati, ma i baci che ricorderò per sempre sono tre, penso.
Il mio primo bacio, quello che
reputo l’ultimo bacio con B, e un altro di cui non sono pronta a scrivere.
Il mio primo bacio è stata un’emozione
fortissima, più forte della mia prima volta. Appena quattordicenne, mi ero
imbarcata del figlio della parrucchiera di mia nonna. Un ragazzetto bellissimo
con la passione per il disegno e un senso dello humor travolgente e
dissacrante. Dopo qualche mese di battute e flirt senza freni, un pomeriggio di
metà settembre mi accompagnò a casa e successe: tremai per le due ore
successive. Per molto tempo ho pensato che fosse il bacio più bello che mi
avessero dato. Solo dopo capii che lo avevo idealizzato, non per
sminuirlo per carità, ma perché dopo qualche anno ci rincontrammo e ci
frequentammo per qualche tempo, lì mi resi conto di aver ingigantito tutta la faccenda per molto
tempo .
Il secondo bacio che rimarrà indelebile nella mia memoria, non solo per quello che era, ma per quello che ha rappresentato per me, è stato quello che reputo ultimo bacio con B. Sì, perché non è stato tecnicamente l’ultimo,
ma quelli che ci furono dopo erano baci di disprezzo, rammarico,
erano baci di disperazione, invidia, d’amore disperato.
Quell'ultimo bacio, invece, era mescolanza
perfetta tra amore e struggimento, un bacio accompagnato da una lacrima, solo una, sul mio viso. Dopo aver finalmente scaricato su di lui il
peso di quel “Ti amo” che mi stava consumando internamente, che stava disintegrando
la mia forza d’animo, il mio sorriso. Quel “Ti amo” detto il giorno del mio
compleanno, che per me è sempre un giorno particolare. Quello è stato il ti amo più sincero della mia vita. Non perché
io non abbia più amato, ma perché ad oggi posso dire che niente è mai più stato
così, come quel bacio. Ho provato altri bei sentimenti, dopo, ma niente come quell'attimo d’amore e struggimento insieme.
E poi quest’ultimo bacio di cui non sono pronta a scrivere perché mi spaventa a morte. È stato un bacio che per me ha significato fare l’amore.
Mi spiego, per me fare l’amore è spogliarsi completamente: le paure, i freni le
inibizioni e le maschere davanti a una persona e lasciarsi guardare, lasciare che
le proprie debolezze emergano e non fare niente per fermare l’altra persona dall'osservare e dal giudicare, se lo desidera, quelle falle.
In questa accezione, fare l’amore con un bacio è l’emozione
più profonda e intima che potessi sperimentare. Che poi è più importante quello
sguardo che precede il bacio. Quello sguardo che va oltre agli occhi, ti scava
dentro, in silenzio e ti travolge. Ti ricorda quando in passato ti
hanno capita e vista, ti fa comprendere come sia simile a un altro ricevuto in passato e al tempo stesso
diverso e unico. Non penso lo scorderò.
Staremo a vedere.
Mille baci, e altri cento
Marì
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