Il silenzio, è vero, dice molto di più di parole, azioni, e gesti.
Il silenzio mi dice molte cose ma non so bene come interpretarle.
Per la prima volta nella vita, non so come agire.
Sto camminando contro corrente.
Qualche settimana fa ho guadato un torrente insieme a degli amici
e l'adrenalina di attraversare un fiume, la paura di essere trascinati via erano
reali. Oggi mi sento in quel modo, ma senza il batticuore dell’adrenalina,
svuotata di felicità e semplicemente inondata dallo spleen.
Come dicevo nel post precedente, mi sono riconosciuta in alcune
parole, ma questo riconoscermi mi abbatte. Mi fa sentire con tutta la sua forza
la mia fragilità e la mia quando ascolto quelle parole.
Forse è per questo che chiudo una parte di me dentro a uno
scrigno, un vaso di Pandora che tengo lontano dalla luce. Ho semplicemente paura
che lo spleen possa travolgermi, come sta facendo in questi giorni.
Però, devo dirlo, lo spleen è emerso prima della famosa epifania, ha
cominciato a scorrere da qualche settimana per via del grigiore che la mia vita
stava acquisendo
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